Teatro

Le ali della libertà, un progetto per aprire la speranza

Le ali della libertà, un progetto per aprire la speranza

A Santa Maria a Vico il 30 ottobre in scena con C'era una volta il rione Sanità uno spettacolo scritto, diretto e interpretato dagli ospiti del Penitenziario di Arienzo

Superare le mura del carcere attraverso l’arte. Questo l’intento de Le ali della libertà, uno progetto creativo i cui protagonisti sono i detenuti del Penitenziario di Arienzo che hanno espresso la loro creatività scrivendo, interpretando lo spettacolo C'era una volta il rione Sanità In scena il 30 ottobre, ore 20,30,  a Santa Maria a Vico (Ce), presso il teatro della Basilica S.S. Assunta di S. Maria a Vico in Piazza Aragona. Hanno anche creato scenografie e costumi ispirati ai colori e in particolare nel rapporto tra bianco e nero hanno riproposto il contrasto tra  la vita fuori e dentro il carcere. Con loro in questa avventura le educatrici  e la scenografa Teresa Papa.

Il risultato è la commedia C’era una volta il rione sanità, appunto, con protagonista un cafone che si reca al municipio per uno stato di famiglia. Tra equivoci e battibecchi tra l’impiegato e il cafone, lo spettatore si troverà immerso in un momento di esilarante comicità. Nel secondo atto, invece, si immagina l'effetto esilarante del boss del quartiere confida ai suoi amici del bar le proprie pende d’amore.

"Le ali della libertà” è un progetto fortemente voluto dalla direttrice della Casa Circondariale di Arienzo, la dottoressa Maria Rosaria Casaburo, sostenitrice dell’idea che il carcere deve essere visto non come luogo di detenzione, ma come laboratorio educativo e di recupero dei ristretti. Iniziativa di Terra di Cinema, il laboratorio produttivo di Gaetano Ippolito, che produce documentari ed eventi da diversi anni sul territorio,  si avvale della collaborazione dell’associazione di volontariato Koinè.  L’evento rientra nella rassegna “L’autunno incontra la musica, il teatro e la cultura”, organizzata dal Prof. Clemente Affinita, in collaborazione con le varie associazioni del territorio. La rappresentazione teatrale dei detenuti chiude la manifestazione ed è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.